Genitorialità

Genitorialità

L’amore e l’accudimento come basi evolutive

Il contatto amorevole non ha bisogno di molto tempo. Ha bisogno, però, di molta consistenza.

Jaak Panksepp

La genitorialità si fonda su un sistema biologico innato per l’accudimento, che spinge i genitori a investire energia e dedizione per la cura dei figli. Questo sistema, maturato durante l’adolescenza, è regolato da sostanze come ossitocina, dopamina e oppioidi endogeni, che favoriscono il benessere e i comportamenti di cura.

Le basi della genitorialità responsiva

Per offrire un’accudimento efficace e sensibile ai bisogni del bambino, è essenziale:

  • Un contesto sereno: all’interno della famiglia e nella rete sociale.
  • Un mondo interno equilibrato del genitore: libero da traumi e lutti non risolti.

La genitorialità devota si manifesta attraverso una dedizione incondizionata e un contatto fisico ripetuto e amorevole (carezze, abbracci, cullare), che aiutano il bambino a:

Esperienze traumatiche nei bambini adottati

Molti bambini adottati provengono da contesti segnati da:

  • Maltrattamenti e trascuratezza: abusi fisici, psicologici, sessuali o emotivi.
  • Perdite e separazioni multiple: lutti o abbandoni che destabilizzano il senso di sicurezza.
  • Paura senza sbocco: figure di attaccamento che sono fonte sia di conforto che di paura, portando a una disorganizzazione dell’attaccamento e a difficoltà nella regolazione emotiva.
Genitorialià ( contatto)

Ostacoli alla genitorialità

La storia di attaccamento del genitore può interferire con la relazione con il figlio:

– Genitore evitante:

  • Rifiuta o minimizza i bisogni di vicinanza del bambino.
  • Ha appreso nell’infanzia a negare le emozioni spiacevoli, mancando di compassione per sé e gli altri.

– Genitore ambivalente:

  • Accoglie il bisogno di vicinanza del figlio ma in modo imprevedibile o intrusivo, ostacolando l’autonomia del bambino.
  • Porta conflitti irrisolti con le proprie figure di attaccamento, che limitano la sua capacità di rispondere coerentemente ai bisogni del figlio.

– Genitore con traumi o lutti non risolti:

  • Si estranea dalla relazione col figlio a causa di ricordi traumatici, sperimentando sentimenti di impotenza.
  • Può provenire da un contesto di attaccamento insicuro o essere stato vittima di abusi e maltrattamenti.

– Genitore con attaccamento sicuro:

  • Risponde prontamente ai bisogni del figlio, equilibrando conforto ed esplorazione.
  • Ha appreso strategie efficaci per gestire emozioni spiacevoli e traumi, favorendo un legame sano e stabile.

 

Lavorare sulla genitorialità

L’intervento sulla genitorialità mira a:

- Elaborare traumi e interazioni disfunzionali:

  • Migliorare la relazione genitore-figlio.
  • Favorire un senso di competenza genitoriale.
  • Trovare accordo tra i partner sullo stile educativo.

- Potenziare le risorse esistenti:

  • Utilizzare sedute interattive genitore-bambino e l’EMDR per rafforzare il legame di attaccamento e promuovere sicurezza e fiducia.

Valutazione e strumenti clinici

Durante la fase di valutazione, strumenti come:

  • Adult Attachment Interview (AAI): identifica lutti e traumi non risolti nei genitori.
  • Parent Development Interview-Reflective Functioning (PDI-RF): analizza stili di attaccamento e accudimento.
  • Lausanne Trialogue Play clinico (LTPc): esplora risorse e criticità del sistema familiare.

Questi strumenti permettono di strutturare un intervento mirato e personalizzato per aiutare genitori e figli a costruire relazioni più sane e soddisfacenti.

Conclusioni

La genitorialità non riguarda solo la crescita dei figli, ma anche quella dei genitori. Affrontare le difficoltà con il supporto di un professionista permette di trasformare le sfide in opportunità di apprendimento e crescita personale.

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Trattamento e risoluzione del trauma

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