ADHD

Comprendere il Disturbo e le Possibili Cause

Secondo l’AIDAI, l’ADHD è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo che comprende difficoltà di attenzione, concentrazione, controllo degli impulsi e gestione del livello di attività. Il DSM-5 lo definisce come un disturbo che richiede la presenza di almeno 6 sintomi di disattenzione e/o iperattività-impulsività per un minimo di 6 mesi in contesti diversi, con esordio prima dei 12 anni e impatto significativo sul funzionamento quotidiano.

L’ADHD può manifestarsi in tre forme:

  • Disattenzione predominante: difficoltà a mantenere la concentrazione e organizzarsi.
  • Iperattività-impulsività predominante: iperattività motoria, risposte impulsive.
  • Combinata: presenza di entrambe le problematiche.
ADHD ( passo )

ADHD e Traumi: Una Diagnosi Complessa

Molti sintomi tipici dell’ADHD, come iperattività e difficoltà di concentrazione, possono sovrapporsi a quelli del Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) o a esiti di traumi relazionali precoci. In questi casi, l’iperattivazione e l’ansia sono spesso risposte biologiche a eventi traumatici, piuttosto che manifestazioni di un disturbo neurobiologico.

  • Bambini con traumi significativi attivano il sistema nervoso autonomo (fight/flight), generando sintomi simili all’ADHD.
  • In contesti specifici, stimoli ambientali possono riattivare esperienze traumatiche

Il Gioco e lo Sviluppo

Secondo il neuroscienziato Jaak Panksepp, il gioco riduce l’impulsività, ma l’ambiente scolastico moderno, che limita il movimento, può accentuare i problemi di adattamento dei bambini con ADHD.

L’Attaccamento e la Regolazione Emotiva

Gli stili di attaccamento influenzano lo sviluppo dell’ADHD:

  • Evitante: il bambino minimizza le emozioni, sviluppando un’iperattività esplorativa per gestire solitudine e rabbia.
  • Ambivalente: il bambino enfatizza le emozioni per cercare prevedibilità nel genitore.
  • Disorganizzato: caos emotivo e attenzione instabile, spesso legati a traumi genitoriali irrisolti.

Lo stile di attaccamento sicuro favorisce una migliore regolazione emotiva e comportamentale, deficitaria nei bambini con ADHD, spesso associati a un attaccamento insicuro o disorganizzato.

Il Trattamento Integrato

La nostra attività clinica si concentra su un approccio integrato

Tramite il metodo EMDR, per affrontare esperienze traumatiche e rafforzare risorse interiori

migliorare la relazione genitore-figlio attraverso esperienze correttive.

Coinvolgimento di insegnanti per gestire i comportamenti e generalizzare i risultati.

Utilizzato in terapia per promuovere autoregolazione e connessione genitoriale.

L’Importanza dell’ anamnesi

Il nostro lavoro si basa sulla storia dei traumi e dello stile di attaccamento del bambino e della famiglia, con un trattamento personalizzato che include il supporto ai genitori e al “bambino interiore” che essi portano ancora con sé. L’obiettivo è favorire una regolazione emotiva stabile e una crescita armonica.

Conclusioni

Affrontare l’ADHD significa intraprendere un percorso di comprensione e accettazione di sé. Attraverso la terapia, è possibile acquisire strumenti pratici per gestire le difficoltà, ridurre il senso di frustrazione e aumentare la qualità della vita. Ogni passo compiuto rappresenta un traguardo importante verso una maggiore consapevolezza e autonomia.

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Trattamento e risoluzione del trauma

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