Trauma

Il trauma

“Quando qualcuno entra in quel dolore e sente le urla, la guarigione può iniziare”

                                                                                                                                                                             (Danielle Bernock)

La parola trauma , deriva dal greco e significa  “ferita”. Il trauma psicologico può essere considerato  una “ferita dell’anima”, e come tutte le ferite ha bisogno di tempo ma anche  di cure per potersi rimarginare.

La parola trauma , deriva dal greco e significa  “ferita”. Il trauma psicologico può essere considerato  una “ferita dell’anima”, e come tutte le ferite ha bisogno di tempo ma anche  di cure per potersi rimarginare . Il trauma è considerato un evento che va al di là delle capacità dell’individuo di sostenerne le conseguenze. Gli effetti che il trauma ha sull’individuo possono essere di diverso genere e sono diversi i fattori di rischio e di protezione che possono influenzare le risposte dell’individuo dopo un evento critico e le conseguenze a breve e a lungo termine che il trauma ha sul soggetto.

Ciascuno di noi, nel corso della vita, può andare incontro all’esposizione diretta o indiretta ad  esperienze traumatiche che possono avere una ricaduta sulla salute fisica e psichica  .

Piccoli e grandi traumi  

Non tutti i traumi sono uguali e comportano le medesime conseguenze. Possiamo individuare due tipologie principali di eventi traumatici: il trauma con la T maiuscola e il trauma con la t minuscola .

Cosa sono i piccoli traumi ?

Tutte quelle esperienze che siamo abituati a considerare  normali : separazioni , lutti , cambiamenti importanti , vivere con un genitore molto malato , avere assistito a liti frequenti dei genitori, essersi presi cura di un genitore da piccoli, aver dovuto imparare a cavarsela  da soli perché i genitori erano poco disponibili affettivamente , essersi  sentiti inferiori ad altri , essere stati umiliati o rifiutati, non aver potuto chiedere aiuto nel momento in cui c’era  bisogno di essere rassicurati emotivamente . Accanto a questi traumi, che spesso sono impropriamente considerati di piccola entità , si collocano i traumi con la T maiuscola.

Cosa sono i grandi Traumi?

Sono tutti quegli eventi che minacciano la vita e l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa categoria appartengono eventi di grande portata, come ad esempio disastri naturali ( terremoti , alluvioni )  incidenti potenzialmente mortali , diagnosi di malattie a rischio di vita , interruzioni di gravidanza, essere stati  picchiati e/o feriti, avere ricevuto minacce alla propria incolumità fisica.

Quali sono le conseguenze dell’essere stati esposti ad un evento traumatico ?

Osservando lo sviluppo del cervello delle persone che sono state esposte a traumi precoci, abbandoni, trascuratezza è stato possibile evidenziare che il loro funzionamento è simile a quello di bambini che hanno lesioni cerebrali .

Le esperienze precoci determinano il nucleo della neurobiologia. 

Il funzionamento del neonato è opera esclusiva della parte destra del cervello , la parte corticale logica non è sviluppata alla nascita . Infatti i bambini piccoli  rispondono agli stimoli solo con emozioni e sensazioni senza avere alcuna capacità di organizzare le loro risposte né di calmarsi. Ecco perché le risposte della figura di riferimento sono di cruciale importanza per regolare le emozioni del bambino. La corteccia prefrontale viene considerata la ‘’sede dell’anima’’ poiché è centrale per lo sviluppo della personalità. I neuroni della corteccia prefrontale sono programmati per leggere le emozioni nel volto materno. Questo fa sí che i circuiti del cervello del bambino siano una replica delle emozioni della madre consentendo al bambino di entrare in completa sintonia con le emozioni materne. Il cervello destro della madre si sincronizza con il cervello destro del bambino e viceversa. Le ricerche hanno evidenziato che i traumi vissuti durante l’infanzia hanno effetti sul funzionamento e la struttura del cervello in via di sviluppo. Teicher ha osservato che il corpo calloso, che facilita la comunicazione tra emisfero destro ed emisfero sinistro, è notevolmente più piccolo nelle persone che sono state gravemente abusate nell’infanzia. Il 72%  dei bambini ed adolescenti con una storia di abusi fisici e sessuali mostra un EEG con un’attività anomala nella regione frontale e temporale del cervello.

Le persone che hanno subito traumi possono “guarire” dalle ferite emotive  ?

Gli individui con una storia di trauma complesso hanno una carenza di integrazione cerebrale che permette all’emisfero sinistro di comunicare con il destro a favore di una maggiore sintesi tra pensieri ed emozioni. Questa integrazione neurologica permetterà alle regioni corticali «alte» la modulazione del sistema limbico con una facilitazione della stabilità emotiva ( Siegel ) . A questo proposito la comprensione del funzionamento del cervello traumatizzato , la scarsità di connessioni neurali  nella corteccia prefrontale e nel corpo calloso, il funzionamento del cervello secondo l’ipotesi di MacLean, la teoria polivagale e l’integrazione con il modello AIP sono i nostri principali alleati per capire il funzionamento del cervello delle persone  traumatizzate e aiutarle nel recupero dei diversi aspetti che incidono sui suoi comportamenti. L’associazione  EMDR Italia, da anni si occupa del trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici sia a esperienze più comuni che tuttavia possono risultare emotivamente stressanti;  la ricerca e l’evidenza clinica  hanno evidenziato che  l’intervento di rielaborazione dei traumi  ripara completamente le ferite dell’anima con una risoluzione dei sintomi ed una ricaduta positiva sulla salute .

 

Quali possono essere le conseguenze dell’esposizione ad esperienze  traumatiche  nello sviluppo cognitivo, psichico ed emotivo di un bambino?

Quando si può parlare di Disturbo da Stress Post Traumatico?

Se una persona  viene esposta  a un singolo evento traumatico che ha minacciato la  vita, in assenza di un supporto,   nell’elaborazione può sviluppare il Disturbo da Stress Post-Traumatico. La probabilitá di sviluppare una sintomatologia post-traumatica aumenta se i traumi sono ripetuti nel tempo, se l’esposizione al trauma é diretta o se c’è una stretta vicinanza fisica al luogo dell’evento o alle persone che stanno subendo un evento traumatico. Inoltre, i traumi che predispongono maggiormente allo sviluppo di PTSD riguardano la morte o il rischio di morte propria e delle persone care. Quando i traumi avvengono in un etá precoce all’interno dell’ambiente familiare e sono ripetuti nel tempo, come nel caso di trascuratezza, abusi, maltrattamenti e violenza domestica, non si può parlare di PTSD, ma si parla di disturbo traumatico dello sviluppo, cioé l’impatto traumatico riguarda l’intero sviluppo cerebrale, con ripercussioni importanti a livello cognitivo, affettivo, relazionale e anche a livello fisico, dando luogo a vere e proprie patologie mediche, come hanno dimostrato gli studi condotti su vasta scala tra il 1995 e il 1998 da Felitti e collaboratori sugli eventi avversi infantili.

Ci sono metodi efficaci per Il trattamento del trauma ?

L’E.M.D.R. è un metodo efficace per la risoluzione del trauma. Gli strumenti di neuroimaging hanno evidenziato che è la prima psicoterapia che ha effetti sulla neurobiologia del cervello simili , per ora,  solo ai risultati che si ottengono con l’utilizzo di farmaci . Il paziente dopo il trattamento con EMDR dei ricordi delle sue esperienze negative modifica non solo i suoi comportamenti e le emozioni ma anche la struttura di alcune aree del cervello. È evidente uno spostamento del ricordo da aree del cervello a contenuto emotivo ad aree a contenuto cognitivo il che significa che il paziente ricorderà ancora l’esperienza ma non sarà più disturbato dalle emozioni e dalle rappresentazioni negative su di sé e sul mondo . L’evento sarà integrato completamente in reti neurali adattive con un impatto positivo sulle sue relazioni , sulle sue funzioni cognitive e sul corpo ..